Cecil era il vero "re della Foresta". Uno splendido esemplare di leone adulto, fiore all'occhiello della riserva naturale di Hwange, in Zimbabwe, meta ogni anno di migliaia di turisti desiderosi di ammirare da vicino la fauna selvaggia africana.
Sulla sua strada, però, Cecil, superprotetto dalle leggi locali, ha trovato Walter Palmer, dentista americano di 55 anni, che l'ha abbattuto a colpi di fucile, decapitandolo per portarsi via la testa come trofeo.
Un atto che ha sconvolto le autorità nazionali dello Zimbabwe e, una volta che la notizia è rimbalzata sui social, il mondo intero.
Ora Palmer è ricercato dalla polizia del Paese africano e si è reso irreperibile.
Ma ha comunque diffuso una nota su internet, per giustificarsi: "Ignoravo totalmente che il leone fosse conosciuto e fosse il preferito del parco, che avesse sul corpo un segnalatore e fosse oggetto di studi prima della fine della caccia", spiega Palmer. "Sono profondamente rammaricato dalla morte di questo leone. Adoro e pratico con responsabilità la caccia, sempre nel rispetto della legalità" ha aggiunto.
In realtà, Palmer aveva già avuto guai con la giustizia in patria, per aver abbattuto illegalmente un orso bruno in Wisconsin.
Le autorità dello Zimbabwe hanno fatto sapere che, in relazione all'uccisione del leone, sono state arrestate due persone.
Si tratta del cacciatore professionista Theo Bronkhorst e del proprietario di una fattoria, Honest Ndlovu, che avrebbero aiutato Palmer a braccare Cecil e che ora dovranno rispondere di caccia illegale.
Rischiano fino a 15 anni di carcere.
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